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L’utilità dei segreti

L’utilità dei segreti

Qual è la verità importante su cui pochissime persone sono d’accordo con te?

E’ una delle domande più belle su cui sono stato indotto a riflettere, domanda alla base dei ragionamenti di Peter Thiel, nel suo libro From Zero To One.

Domanda a cui è difficile rispondere, se si vuole formulare un pensiero corretto, anche approssimativamente. E pure questo quesito sfida il presente e abbraccia il futuro.

Nel 1802, a Fivizzano, il conte Agostino Fantoni, nipote del poeta italiano Giovanni Fantoni, inventò una macchina per scrivere. Fu la prima o una delle prime al mondo a stampare in modo simile alle più moderne macchine per scrivere. Nel 1950, l’architetto nonché designer Marcello Nizzoli, insieme all’ing. Giuseppe Beccio diedero vita alla Olivetti Lettera 22. Fu uno dei prodotti Olivetti più popolari negli anni ’50.

Macchina per scrivere (Agostino Fantoni)

Macchina per scrivere (Agostino Fantoni)

Quale sarebbe stata, quindi, nel 1950, la verità importante, connessa a questa bellissima invenzione, che avrebbe trovato poco consenso nell’immaginazione collettiva?

Sicuramente non una riflessione sull’avvento di una nuova tipologia di macchina per scrivere. Ci voleva qualcosa in grado di cambiare radicalmente il modo di concepire la scrittura.

Qualcuno forse già immaginava che, quelle enormi stanze chiamate computer, potessero rimpicciolirsi sempre più e con un bel programma di videoscrittura (word processor) e una stampante,  il modo di scrivere sarebbe cambiato per sempre. Bisognerà però aspettare la fine degli anni ’70 per vedere all’opera Electric Pencil di Michael Shrayer, il primo software word processor appositamente sviluppato per un elaboratore. Poi la metà degli anni ’80 per vedere WordStar divenire un prodotto popolare capace di dominare il mercato.

WordStar

WordStar

A questo punto la riflessione si sposta sul concetto di segreto. Quell’entità, al momento ignorata, difficile da realizzare ma non impossibile. A metà strada tra le verità semplici e i misteri di Dio. Un concetto al quale può avvicinarsi solo chi non ha paura di sbagliare, di essere impopolare, di rischiare qualcosa (rinunciando, per esempio, ad un anno del proprio stipendio).

Le verità importanti, su cui la maggior parte delle persone non sono d’accordo, sono costituite da segreti. Quei segreti che solo ricercatori instancabili possono trovare.

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