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Da cosa dipende il successo artistico?

Da cosa dipende il successo artistico?
Reti sociali e prestigio istituzionale: come le connessioni, ben più del talento, influenziono il successo nel mondo dell’arte contemporanea

Per chi ancora pensa che il successo di un’artista dipenda prevalentemente dall’abilità, è giunto il tempo di arrendersi definitivamente. Uno studio dell’informatico ungherese Albert-László Barabási chiarisce ogni dubbio.

Il successo nel mondo dell’arte è sempre stato avvolto da un’aura di mistero e soggettività. Molti credono che l’abilità tecnica o la creatività di un artista siano i fattori determinanti per raggiungere la fama. Tuttavia, uno studio dell’informatico ungherese Albert-László Barabási e del suo team dimostra che questa visione è ormai obsoleta. Il successo di un artista dipende molto più da fattori legati alla rete di istituzioni e alle connessioni all’interno del sistema dell’arte contemporanea che dall’abilità stessa.

Il potere delle reti: l’analisi di Barabási

Barabási, noto per i suoi studi sulla Network Science, ha applicato i concetti della teoria delle reti (Network Science) al mercato dell’arte per comprendere meglio quali dinamiche portino alcuni artisti a ottenere un riconoscimento globale, mentre altri, nonostante il talento, rimangono relegati ai margini. La Network Science studia le connessioni e le interazioni tra vari elementi di un sistema complesso. Questa scienza ci rivela che la carriera di un artista non è guidata solo dalla qualità delle sue opere, ma soprattutto dall’accesso alle reti di istituzioni prestigiose.

Lo studio, pubblicato nel 2018 sulla rivista Science, ha analizzato le carriere di quasi mezzo milione di artisti in tutto il mondo, dal 1980 al 2016. I risultati sono sorprendenti: il mito dell’artista alla Van Gogh, che lavora nell’oscurità per poi ottenere fama postuma grazie al suo genio, viene smontato. I dati dimostrano che il successo artistico dipende fortemente dall’esporre nelle giuste istituzioni fin dall’inizio della carriera. Artisti che iniziano il loro percorso in gallerie e musei di prestigio hanno molte più possibilità di raggiungere il successo rispetto a coloro che espongono le loro opere in istituzioni minori.

La struttura delle reti artistiche

Barabási ha scoperto che le reti artistiche sono fortemente centralizzate, il che significa che poche istituzioni influenzano in modo sproporzionato il destino di molti artisti. Le principali gallerie, musei e collezioni private agiscono come nodi centrali in una rete che determina quali artisti raggiungeranno il successo globale. Gli artisti che riescono a esporre in queste istituzioni prestigiose entrano a far parte del “nucleo centrale” della rete e beneficiano di un effetto di accumulazione di prestigio. Al contrario, chi inizia la propria carriera in spazi meno noti, ha poche possibilità di spostarsi verso il centro della rete.

Lo studio mostra che solo lo 0,048% degli artisti che iniziano la propria carriera esponendo in istituzioni di minor prestigio riescono, in seguito, a raggiungere i livelli più alti del mondo dell’arte. Questo significa che le probabilità di “scalare” la rete sono estremamente ridotte, e quasi tutto dipende dal punto di partenza.

Il ruolo delle prime esposizioni

Il concetto di “prima esposizione” emerge come cruciale. Esporre per la prima volta in un museo prestigioso o in una galleria di rilievo può rappresentare un punto di svolta per la carriera di un artista. Questi luoghi fungono da “gatekeepers” del mondo dell’arte, in grado di dare legittimità e visibilità a chi vi accede. Non è solo una questione di abilità o innovazione artistica: il contesto istituzionale in cui si presenta l’opera d’arte gioca un ruolo fondamentale nel determinarne il valore percepito e il successo commerciale.

Un sistema chiuso?

Questa scoperta solleva questioni importanti sull’equità del sistema artistico. Se il successo dipende così tanto dalle connessioni e dall’accesso a determinati spazi, significa che il mondo dell’arte potrebbe essere meno meritocratico di quanto si pensi. Gli artisti che non hanno le risorse o le connessioni per accedere a gallerie e musei di prestigio, vedranno le loro carriere limitate, indipendentemente dalla qualità del loro lavoro.

La realtà è che nel mondo dell’arte, come molti altri settori, non esiste in un sistema meritocratico rigoroso. Le decisioni su chi ottiene esposizione e riconoscimento sono influenzate da fattori esterni come le relazioni personali, le dinamiche di potere all’interno delle istituzioni artistiche e i gusti del mercato. In un mondo sempre più globalizzato, queste reti sono diventate ancora più potenti, e coloro che sono al di fuori di esse trovano sempre più difficile emergere.

Eccezioni e limiti del sistema

Naturalmente, ci sono sempre delle eccezioni, ma lo studio dimostra che queste sono estremamente rare. L’idea romantica che un artista possa “sfondare” grazie al puro talento è relegata a casi isolati e spesso circondata da altre dinamiche che potrebbero coincidere con eventi casuali. La Network Science ci fornisce una lente attraverso cui osservare questo fenomeno: il talento da solo, per quanto importante, non basta. Le carriere artistiche di successo sono plasmate da dinamiche di rete che coinvolgono gallerie, curatori, collezionisti e critici d’arte, tutti collegati in un ecosistema che premia chi ha accesso ai nodi centrali. Un qualcosa molto simile alla carriera politica, purtroppo per noi, in cui non emergono solitamente le personalità migliori, ma coloro che riescono ad ottenere spazi di visibilità e referenze dal potere costituito.

Implicazioni per gli artisti emergenti

Per gli artisti emergenti, questo studio rappresenta una sorta di realtà scomoda. Se il successo dipende così tanto dall’accesso iniziale a determinate istituzioni, come possono artisti talentuosi, ma privi di contatti o risorse, emergere? Questo sistema di “rete chiusa” può sembrare scoraggiante, ma è anche un incentivo a cercare nuove vie di accesso. La crescente influenza dei social media e delle piattaforme digitali ha cambiato parzialmente le regole del gioco, offrendo agli artisti la possibilità di raggiungere un pubblico globale senza dover necessariamente passare per i canali tradizionali. Tuttavia, anche queste nuove piattaforme, sono spesso influenzate da dinamiche di rete simili, in cui la visibilità dipende dalla capacità di costruire relazioni e di navigare le gerarchie già esistenti, oltre che da investimenti economici.

Un mondo di sogni e contraddizioni

In conclusione, il successo nel mondo dell’arte è il risultato di un complesso intreccio di abilità, connessioni e accesso alle reti istituzionali. Sebbene molti artisti continuino a sognare di essere scoperti per il loro puro talento, la realtà dimostra che è spesso l’integrazione in un sistema di relazioni e influenze a determinare il destino di un artista. Questo non significa che il talento non abbia importanza, ma piuttosto che, senza il giusto contesto e supporto, il talento difficilmente potrà portare al successo.

Lo studio di Barabási mette in luce la natura interconnessa e centralizzata del mondo dell’arte, offrendo nuove prospettive su come comprendere e navigare questo sistema. E mentre queste verità possono sembrare scoraggianti per chi si affaccia al mondo dell’arte, possono anche fungere da guida per chi vuole esplorare strategie alternative, non solo basate su opportunità digitali, per costruire una carriera indipendente.

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